Voglio andare a lavorare all’estero!

Le evidenti situazioni che vi sono in Italia, sono le motivazioni che portano a dire: “voglio andare a lavorare all’estero”. Non si tratta di voler essere pessimisti a tutti i costi, ma è proprio la mancanza di solide prospettive che spinge giovani e meno giovani ad andare a lavorare all’estero.

Certo, non è proprio edificante vedersi costretti a fare questa scelta. Tuttavia, se si vuole avere un certo tipo di futuro, in Italia non si intravvedono grandi possibilità. Una macchinosa burocrazia, un sistema fiscale opprimente e tutta una serie di altre situazioni, quindi, spingono ad andare a lavorare all’estero a 40 anni come pure in età più giovane.

Espatriare, abbandonare o modificare le proprie abitudini è sempre un qualcosa che lascia dell’amaro in bocca. Nel contempo, comunque, è anche un modo per iniziare una nuova vita, per crearsi un futuro migliore, per avere un tenore e una qualità di vita migliore.

Tuttavia per affrontare la globalizzazione è necessario essere preparati. A tal proposito, vediamo come poter andare a lavorare all’estero senza sapere la lingua.

Lavorare all’estero parlando solamente l’italiano

Molti dei nostri avi sono partiti dall’Italia senza alcuna conoscenza linguistica. Oggi, pensare di andare a lavorare all’estero senza sapere la lingua è tutt’altra cosa. Infatti, se si vuole concretamente pensare di andare a lavorare all’estero senza avere una pur che minima nozione della lingua parlata, significa doversi accontentare di soluzioni lavorative davvero molto basse.

Non a caso, uno dei primi requisiti richiesti è propriamente la conoscenza della lingua. D’altronde, come si può solamente ipotizzare, oggi come oggi, di poter trovare un buon posto di lavoro all’estero senza comunicare?

Ovviamente, in questo, sono escluse le poche zone ove la lingua italiana è praticata. Tuttavia, anche nel Canton Ticino, ossia la parte della Svizzera in cui si parla italiano, è preferibile avere la conoscenza di un’altra lingua.

Certo, in assoluto, la non conoscenza della lingua non blocca la possibilità di trovare un lavoro all’estero, ma è da valutare le limitate opportunità offerte. Inoltre, è anche da considerare che si vuole inviare il proprio bel curriculum accompagnato da una concreta seppure breve lettera di presentazione al fine di sperare di essere contatto, di certo, non si può credere di farlo in lingua italiana.

A parte ciò, andare a lavorare all’estero restando all’interno dell’Unione Europea non è assolutamente una chimera. Infatti, come cittadino europeo si potrà trovare lavoro in uno dei tanti paesi aderenti all’Unione Europea senza che vi sia la necessità del permesso di lavoro. Ovviamente, si ha sì il diritto di soggiornare, ma questo è regolamentato da determinate condizioni.

Dove andare a cercare lavoro all’estero?

Una volta appurato che si è presa la decisione di andare all’estero, ci si dovrà interessare sul dove andare a cercare lavoro all’estero. Ad esempio, tra i vari paesi da prendere nella dovuta considerazione, vi è l’Olanda. Non a caso, tra le varie mete europee, questa nazione è in cima alle preferenze anche da chi desidera andare a lavorare all’estero a 40 anni.

Indubbiamente, fattori quali una bassa tassazione, una burocrazia nettamente superiore a quella nostra, sono alcuni degli elementi che portano l’Olanda ad essere una perfetta soluzione.

Tra le altre nazioni da considerare per dove andare a vivere e lavorare all’estero, si possono ricordare, in conclusione, la Norvegia, la Danimarca, la Svizzera e, ovviamente il Canada e gli Stati Uniti d’America.

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