Come e dove lavorare all’estero, per un netto cambio di vita

Se fino a non molto tempo fa erano poche le persone che pensavano di andare a lavorare all’estero dopo i 40 anni, oggi è divenuto un fenomeno molto attuale e non solo. Infatti, negli ultimi anni sempre più italiani prendono la decisione di andare a lavorare all’estero.

D’altra parte, è proprio la situazione presente nel nostro paese e la mancanza di un futuro certo e sicuro a spingere ad andare a lavorare all’estero i giovani, come pure una folta schiera di pensionati optano di andare a vivere all’estero. Quindi, è divenuto un fenomeno alquanto allarmante e che meriterebbe una maggiore attenzione da parte di chi ci governa.

Per comprendere meglio, è sufficiente ricordare che perfino l’Istat ha segnalato un forte incremento di Italiani che hanno scelto di lasciare l’Italia.

Lavorare all’estero senza esperienza

Nel solo 2015, sono stati oltre centomila i compatriotti che hanno deciso di andare via dal Bel Pese. La questione della “fuga” dall’Italia da parte della popolazione giovanile come anche di molti più o meno giovani, quindi, deve occupare una centralità maggiore di quanto ne ha oggigiorno.

È un problema serio che, addirittura, spinge parte della popolazione a preferire di andare a lavorare all’estero senza esperienza, piuttosto che cercare un qualcosa nel nostro paese. Infatti, sono moltissimi i giovani che preferiscono lavorare all’estero dopo il diploma.

Tra le motivazioni che portano a preferire il lavorare all’estero senza laurea troviamo sia aspetti legati alle prospettive di inserimento nel mondo del lavoro, una burocrazia eccessiva per chi vuole diventare un imprenditore, oltre che una smisurata pressione fiscale. Ma vediamo quali sono le mete preferite.

I paesi scelti per andare a lavorare all’estero

Chi decide di trovare lavoro nei paesi appartenenti all’Unione Europea, può contare sulla libera circolazione e, di conseguenza, gli aspetti tecnico burocratici sono, praticamente ridotti all’osso. In questo caso, quindi, la scelta fatta da chi decide di andare a lavorare all’estero si può basare esclusivamente sulle opportunità offerte, dalle prospettive, dalla qualità e dal costo della vita e dal sistema fiscale applicato.

Discorso diverso per chi opta per i paesi extra UE. In questo caso, si dovrà prendere in analisi più aspetti a secondo del paese prescelto. Infatti, se si rimane all’interno dei paesi UE si potrà, ad esempio, godere di una copertura sanitaria basata sugli accordi in essere, mentre se si opta per altri paesi è da considerare che sarà necessario stipulare una assicurazione sanitaria.

Analizzando questo fenomeno, inoltre, emerge anche come sono vari i soggetti che optano di andare a lavorare all’estero per aziende italiane.

Anche se paesi come la Francia, la Svizzera, la Germania e il Regno Unito restano in cima alle preferenze per andare a lavorare all’estero dopo il diploma, vengono sempre più battute nuove rotte che portano a scegliere di lavorare all’estero senza laurea in paesi come la Repubblica Ceca, l’Olanda e Malta.

Tra le mete extra europee troviamo gli Stati Uniti d’America, il Canada, Dubai e molti altri paesi emergenti dell’Estremo Oriente.

In conclusione, si sta assistendo ad una continua lenta fuga verso mete più tranquille e in grado di assicurare un futuro migliore.

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