Kit fermentazione birra

Un kit fermentazione birra è fondamentale per poter fare una buona birra, soprattutto se si è birrai alle prime esperienze. I più esperti, infatti, spesso fanno uso di elementi acquistati separatamente e scelti in base alle proprie necessità, frutto, quest’ultima, anche dell’esperienza nata dal produrre regolarmente la birra.

I kit di fermentazione più classici sono caratterizzati da alcuni elementi comuni, necessari per ottenere la bevanda bionda. Per prima cosa, un kit contiene un fermentatore, un densimetro, un gorgogliatore, una serie di tubi per il travaso, un termometro, una tappatrice e alcuni prodotti per la sanificazione. A seconda dei kit, poi, possono essere presenti un secondo fermentatore, i tappi o altri elementi utili a produrre la propria birra.

Infine, la maggior parte dei kit offre del lievito e un barattolo di estratto di malto: la presenza di quest’ultimo ingrediente permette di facilitare di molto la produzione della birra visto che non sarà necessario effettuare una serie di procedure complesse come la macinatura del luppolo o l’ammostamento.

Anche se non presenti nei kit, i barattoli di estratto di malto possono essere acquistati a parte. Quando si è un neofita dell’homebrewing è importante effettuare tale acquisto: con il tempo e l’esperienza, invece, si potrà pensare di iniziare la produzione dalla macinatura del luppolo.

Una volta che il kit di fermentazione birra è pronto, si può iniziare a produrre la birra. Non si tratta di un procedimento difficile, ma sicuramente necessita una grossa pazienza, attenzione e anche la consapevolezza che le prime birre potrebbero avere un gusto che non coincide con quello che ci si aspetta: con l’esperienza, con la scelta dei lieviti giusti e dei diversi tipi di malto, si potranno ottenere birre differenti, in grado di soddisfare al meglio le proprie aspettative.

Il processo di preparazione della birra può essere suddiviso in varie fasi. Una prima fase è prettamente di pulizia e sanificazione. Prima e dopo aver utilizzato il kit di fermentazione, infatti, è necessario assicurarsi della sua corretta pulizia, tramite un lavaggio e una sanificazione accurati, secondo quanto indicato nelle istruzioni.

Successivamente, si passa alla preparazione vera e propria, con il riscaldamento dell’estratto di malto per un migliore travaso dal barattolo di origine a una pentola contenente acqua. Mescolare bene è fondamentale, in modo da ottenere un composto omogeneo. In questa fase della preparazione va aggiunto dello zucchero, le cui quantità variano a seconda del tipo di birra che si sta producendo. Il composto deve essere portato ad ebollizione e fatto bollire per alcuni minuti.

Dopo questo passaggio si procede con l’utilizzo del fermentatore: a seconda del tipo di lievito che si usa e dell’esperienza del birraio si potrà versare il lievito direttamente nel fermentatore o procedere dapprima all’idratazione dello stesso. In questa fase del procedimento è importante controllare sia la temperatura del mosto in fermentazione sia, soprattutto, la densità. Il campione utilizzato per la misura della densità non deve essere rimessa nel fermentatore, ma buttata.

I processi che avvengono nel fermentatore vanno controllati con attenzione e, inoltre così come va posta molta attenzione nell’applicazione del gorgogliatore e nell’aggiunta dell’acqua.

Il fermentatore rappresenta la parte più importante del kit visto che proprio al suo interno avviene la trasformazione del malto in birra.

Quando il fermentatore è pronto va disposto in una stanza sicura da urti e al buio. Inoltre, la temperatura della stanza in cui esso viene riposto deve essere costante e di 20-22°C. In questo modo si potrà avere la certezza di un inizio rapido della fermentazione.

Il riconoscimento dell’avviato processo avviene per via uditiva: il fermentatore in questa fase non va aperto, ma si può riconoscere l’avvio della fermentazione dal caratteristico suono che si sentirà nel gorgogliatore.

Indipendentemente dal tipo di kit che si sta utilizzando, la fermentazione deve durare circa una settimana: la durata può variare, più che a seconda del kit, a seconda del tipo di birra che si sta producendo.

Per questo motivo, anche il momento in cui si può effettuare l’imbottigliamento varia: esso non deve mai essere misurato in giorni, ma va valutato in base alla densità del mosto. Imparare a leggere e ad utilizzare il densimetro è quindi fondamentale, soprattutto in questo ultimo, importantissimo passaggio.